Venerdì 10 maggio, a partire dalle ore 17:00, presso il Faber Box (Via Tito Livio 23-25) di Schio, la Fondazione Palazzo Festari IPA Alto Vicentino, in collaborazione con ASVESS Associazione Veneta per lo Sviluppo Sostenibile, nell’ambito del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2024, propone un evento sul tema della mobilità “attiva”, per il ri-uso della rete stradale secondaria per una mobilità più sostenibile.
Lo sviluppo della rete ciclabile persegue l’obiettivo di incentivare una “mobilità attiva” (verso la scuola e verso il lavoro) e propone itinerari turistici diffusi nel territorio, come alternativa alle concentrazioni di visitatori in alcune località (come Venezia o il Lago di Garda), che soffrono del cosiddetto “overtourism”.
L’obiettivo della “mobilità attiva”, a portata di mano oggi anche grazie a nuovi mezzi e nuove tecnologie di navigazione, incontra tre ordini di problemi:
– in primo luogo, il costo delle “piste ciclabili”, in sede separata dalla rete stradale esistente, non è sostenibile per le casse dei Comuni e delle amministrazioni periferiche;
– in secondo luogo, in una Regione maglia nera nel consumo di suolo, progettare nuove “strisce di asfalto” non concorre a un modello di urbanizzazione sostenibile dal punto di vista ambientale;
– in terzo luogo, ed è la ragione più importante, le attuali “piste ciclabili”, non modificano le abitudini dei cittadini e non portano a una sufficiente diffusione di nuovi sistemi di mobilità.
Per ovviare a questi problemi, associazioni di utenti come FIAB, ma anche intese programmatiche di piccoli comuni periferici (quella dell’Alto Vicentino tra le altre) avanzano la proposta di adottare piani urbanistici (PUMS – Piani Urbani di Mobilità Sostenibile) che favoriscano il riuso delle strade secondarie a basso traffico, come infrastrutture adatte a promuovere un uso più consapevole dell’automobile.
In molte aree extra-urbane, collinari e montane, la convivenza di mezzi diversi e l’uso ciclabile dei sedimi stradali secondari è una pratica consolidata, che richiede soltanto di essere riconosciuta e sostenuta dalle autorità competenti (Regione, Province e Comuni) e dalle principali associazioni di viaggiatori: FIAB, Touring Club, ACI.
La prospettiva della “mobilità attiva” potrebbe subire un’accelerazione grazie all’impiego di nuovi strumenti di pianificazione urbanistica, oltre che di nuovi strumenti di navigazione. L’uso di piattaforme di orientamento digitale è infatti sempre più diffuso e può diventare uno strumento di governo della rete ciclabile (sia in sede mista, che in sede separata), come un’estensione extra-urbana delle zone a traffico limitato (ZTL), nelle quali residenti e visitatori condividano regole di prudenza, velocità e sicurezza specifiche.
Il tema, che è stato finora affrontato soltanto a livello comunale, dopo la pubblicazione del PRMC (Piano Regionale di Mobilità Ciclistica) diventa oggetto di discussione tra IPA, Province e istituzioni che intervengono sulla mobilità a livello di area vasta.
Qui il programma del convegno.