Era presente anche la Fondazione Palazzo Festari all’apertura, oggi 03 luglio 2017, del workshop “Smart Manufacturing Lands” dell’Università IUAV di Venezia.
Il Presidente, Paolo Gurisatti, è stato discussant stamattina, presso la sede delle Terese, nel primo dei cinque giorni di lavori di questo innovativo laboratorio di progettazione. Temi del workshop sono i “nuovi cicli di vita per l’area Pedemontana veneta, fra agricoltura intelligente, industria creativa, patrimonio culturale e processi di valorizzazione del territorio e le infrastrutture di percorrenza lenta”. L’invito per il Presidente della Fondazione Palazzo Festari all’apertura del workshop “Smart Manufacturing Lands” ricade nelle collaborazioni che la Fondazione intrattiene nell’ottica di integrazione e rigenerazione del territorio. Un territorio, quello pedemontano, e in particolare dell’Alto Vicentino, che è ben conscio della necessità di riqualificare e rigenerare il proprio patrimonio fisico e immateriale, come già sta succedendo con il progetto Fabricaltra di Schio.
“Smart manufacturing Lands” è una ricerca finanziata dalla Regione Veneto, tramite il Fondo Sociale Europeo, che coinvolge sei assegnisti (Francesco Buscemi, Maria Leonardi, Giacomo Magnabosco, Corinna Nicosia, Federico Segat e Luca Velo), coordinati dai professori Stefano Munarin, Renato Bocchi e Lorenzo Fabian. Importante la presenza di cinque partner operativi: Latteria di Soligo, Girolibero, Siral, Gianni Vencato Textile Agency e Lanificio Paoletti.
Gli obiettivi di questo progetto di ricerca sono di rilievo sia per la Regione Veneto che per l’Uiversità IUAV di Venezia.
Per la Regione Veneto, questo progetto intende sviluppare nuovi temi per creare nuova imprenditorialità. Dopo la crisi del 2008, l’alleanza tra Università e industria in Veneto può produrre l’innovazione necessaria per far ripartire l’economia.
Per IUAV, il progetto “Smart Manufacturing Lands” è l’opportunità di concretizzare sul territorio la ricerca universitaria.
Filo conduttore della ricerca è il turismo emozionale, un nuovo modo di fare esperienza del territorio, lontano dalle destinazioni conosciute solo dal turismo di massa.
E il metodo migliore per fare esperienza del territorio diventa la mobilità lenta, che si snoda su strade minori e che si collega alla rete idrica e ferroviaria. Se consideriamo poi che il 99% della Pianura Padana ha una pendenza inferiore al 5%, ecco che il turismo emozionale può essere sviluppato su un territorio molto vasto, utilizzando l’intermodalità.
Il workshop “Smart Manufacturing Lands”, iniziato il 03 luglio e che si concluderà il 07 luglio 2017, si svilupperà su due filoni, quello dell’agrifood e quello del textile.
Soprattutto il tema del textile è di importanza per la Fondazione, in quanto focalizzato proprio sull’area del Valdagnese. Paolo Gurisatti della Fondazione Palazzo Festari all’apertura del workshop “Smart Manufacturing Lands” ha richiamato l’attenzione sulla necessità di una chiara definizione dei segmenti di ciclisti e cicloturisti che potrebbero essere interessati a muoversi nella vallata.
Una vallata, come ha ricordato il ricercatore Luca Velo, che è stata sede delle protoindustrie che hanno poi caratterizzato la zona e che era, ed è, ricca di patrimoni sociali, culturali e industriali.
Maria Leonardi, ricercatrice IUAV del progetto, ha introdotto una mappa operante del riciclo, in cui, per la città di Valdagno, sono stati evidenziati gli spazi dismessi o sottoutilizzati. La progettazione sarà improntata alla adattabilità e alla flessibilità e dovrà svilupparsi per fasi. L’idea è quella di creare una “Officina di Culture“, intesa come una serie di attività atte a mettere in luce il patrimonio materiale e immateriale della Valle dell’Agno.
In merito all’aspetto turistico del progetto, Michela Pettinà, ricercatrice CISET Università Ca’ Foscari e collaboratrice di Fondazione Palazzo Festari, ha posto l’accento sul concetto, dal lato della domanda, di prodotto turistico globale, dove la dimensione territoriale, e quindi la comunità locale, influiscono sull’esperienza globalmente vissuta dal visitatore.
La partecipazione del tessuto sociale nella progettazione turistica è stata ripresa anche da Antonella Faggiani, direttrice della Fondazione Fabbri. La compresenza dell’uso più o meno temporaneo di spazi ed edifici a fini turistici e l’approvazione e partecipazione della comunità locale diventano funzionali alla buona riuscita di un percorso di rigenerazione territoriale.
Il workshop “Smart Manufacturing Lands” si concluderà venerdì 07 luglio, con la presentazione dei risultati emersi nei due tavoli di progettazione.